Nik
(lunedì 17 agosto 2009)
Categoria: Desiderio
il dubbio
Per tutta la mia vita, ho dovuto constatare, mio malgrado, la mancanza o quasi di fede. Meglio coloro che non credono: vivono senza avere, come me , il perenne dubbio se Dio esiste oppure no! E' come un tarlo che mi rode l'anima e che mi porta alla considerazione che la fede e' un dono di cui io sono stato escluso. Mi vengono in mente le esternazioni di Indro Montanelli, il quale, in una intervista disse : "... quando saro' dinanzi al Padreterno,non sara' Lui a dirmi perche' non ho avuto fede nella vita terrena, ma io a chiederGli perche' non me l'ha data." Chissa' se il burbero Montanelli ha avuto questa possibilita'. Me lo auguro.Un amico sacerdote mi dice di non pensarci troppo poiche' gia' bastano e sono sufficienti questi miei interrogativi anche se a me non soddisfano, ne' acquietono i miei turbamenti. Purtroppo non e' dato di sapere, ecco perche' invidio, nel senso buono del termine, chi ha la Grazia della fede, anche se, credo, anche un po' per consolarmi, che il vero peccato sia l'indifferenza.
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mafalda
(lunedì 17 agosto 2009)
Ciao Nick, la conoscenza di Dio e quindi la fede , è qualcosa che non piove dal cielo bensi' frutto di studio e ricerca che a un certo punto della tua vita , consciamente o inconsciamente , senti di fare . Io nasco in una famiglia cattolica , ma poco praticante .Poco prima di sposarmi , sul cammino mio e di mio marito incontriamo un fraticello francescano che ha , nel senso buono della parola , sconvolto le nostre vite .Ci ha fatto conoscere Questo Dio Padre che come il padre del figliol prodigo , era sull'uscio di casa ad aspettare proprio noi .Noi non abbiamo nessun merito se da allora siamo diventati praticanti , e' semplicemente giunta la chiamata e noi , pur sapendo che il cammino è difficile , l'abbiamo accolta .Ameresti tu ,una persona che non conosci ,........ cosi' per sentito dire ? Sicuramente no e lo stesso è con Dio , Lui ti ha amato per primo e pazientemente aspetta che anche tu lo ami ...E ti dirò di più , tu non sei
stato escluso dal dono della fede , semmai ti sei auto-escluso , ma se in qualunque momento volessi "provare " , ci sarà più festa in cielo per uno nuovo che arriva che per cento che già si dicono arrivati
stato escluso dal dono della fede , semmai ti sei auto-escluso , ma se in qualunque momento volessi "provare " , ci sarà più festa in cielo per uno nuovo che arriva che per cento che già si dicono arrivati
Assunta
(lunedì 17 agosto 2009)
Se vuoi caro amico, posso anch'io portarti la mia umile testimonianza. Sono cattolica, cresciuta in un collegio di religiose. Da tempo non sono stata assidua, come dovrebbe di regola essere un buon cattolico, ho sempre praticato a modo mio, cercando le regole su misura, come fanno tanti altri che si professano ach'essi di fede cattolica proprio come me. Una grave malattia di mio marito prima e la morte di mia sorella minore poi, per una sorta di rabbia che mi rodeva l'anima ha fatto si che mi allontanassi ancora di più. Quando però il dolore mi ha bussato ancora alla porta, colpendo mio figlio, dalla disperazione sono entrata in chiesa, volevo esternare a Dio il mio risentimento e invece in quel luogo di pace, all'improvviso mi sono sentita bene, ne sono uscita serena e in pace con me stessa, in quel luogo di culto, ho percepito qualche cosa di soprannaturale, che mi ha illuminata fino all'angolo più buio della mia anima.
La strada della fede è lunga è faticosa, ed è molto facile anche perdersi. Quando vuoi prova anche tu a far visita ad una chiesa, siediti e parla con Dio, con questo non devi per forza credere, fai finta di parlare con un amico e vedi cosa succede. Ciao ci sentiremo ancora. (Se vuoi)
La strada della fede è lunga è faticosa, ed è molto facile anche perdersi. Quando vuoi prova anche tu a far visita ad una chiesa, siediti e parla con Dio, con questo non devi per forza credere, fai finta di parlare con un amico e vedi cosa succede. Ciao ci sentiremo ancora. (Se vuoi)
Nik
(martedì 18 agosto 2009)
Grazie innanzitutto a Mafalde e ad Assunta per aver risposto al mio breve scritto.Tempo fa, un amico sacerdote, mi consolo' l'animo dicendomi, tra l'altro, che certamente il Signore mi accettava per quello che ero, per i miei dubbi, per il mio quotidiano cercarlo, per i miei peccati, per i miei aneliti. Quelle parole furono come una medicina, come un balsamo che, sovente, mi vengono alla mente e scendono nel cuore acquietandomi l'animo spesso turbato dal mio desiserio di certezza; quella certezza che nessuno mi puo' dare nonostante (e rispondo ad Assunta) il mio pregare, ogni sera con Lui, (dopo aver messo a letto il mio bambino), cosi' come si fa con un amico e cosi' come in chiesa quando mi fermo a "chiacchierare" non potendo fare a meno di constatare e di invidiare,( nel senso buono del termine) negli altri, quel tasporto e quella fede che non mi riconosco e che vorrei.Mi manca quella "sicurezza" che riscontro negli altri, mi rammarico per la "certezza" di mio padre, di mia madre, di mia sorella, di mio mio zio prete morto poverissimo. Perche' allora, cosi' spesso, il dubbio subdolo, che annichilisce quel poco di buono che riesco a costruire con Lui? E allora,mi rifugio nelle parole dell'amico fracescano, ma non mi basta!!!
mafalda
(mercoledì 19 agosto 2009)
Ciao Nik , ha ragione il tuo amico sacerdote ....chi come te è alla continua ricerca è sulla buona strada .
Sai da dove viene questa tua inquietudine ?Perchè tu paragoni la tua fede a quella degli altri , li vedi "arrivati ", pensi con i tuoi piccoli passi di essere indietro, diciamo giustamente che ragioni da "umano " , ma Dio non fa classifiche , non commettiamo l'errore di dargli i nostri sentimenti , Lui guarda il cuore e quando dici che entri inchiesa per chiaccherare con Lui , guarda che è bellissimo , non scoraggiarti e fidati del tuo amico francescano
Sai da dove viene questa tua inquietudine ?Perchè tu paragoni la tua fede a quella degli altri , li vedi "arrivati ", pensi con i tuoi piccoli passi di essere indietro, diciamo giustamente che ragioni da "umano " , ma Dio non fa classifiche , non commettiamo l'errore di dargli i nostri sentimenti , Lui guarda il cuore e quando dici che entri inchiesa per chiaccherare con Lui , guarda che è bellissimo , non scoraggiarti e fidati del tuo amico francescano
Assunta
(mercoledì 19 agosto 2009)
Mafalda carissima, ho mandato un messaggio a Nik, ma sbadatamente non sono entrata in online, quindi vedremo domani se arriva, mi dispiace che lo riceverà anonimo, poi gli dirò che ero io a scrivere.
Come è andata la cena? Senz'altro bene. Ti accompagnino delle "viole mammole" nella buona notte. Ciao cara, a domani.
Come è andata la cena? Senz'altro bene. Ti accompagnino delle "viole mammole" nella buona notte. Ciao cara, a domani.
Assunta (Anonimo)
(mercoledì 19 agosto 2009)
Caro amico, Il tuo tono triste e turbato da mille perchè, mi fa pensare ad un uomo in eterno conflito con se stesso. Da quello che ho capito, in chiesa entri, riesci anche a parlare con Dio, come ad un amico e preghi spesso, ma tutto questo non ti basta, quindi, a mio modestissimo parere la causa delle tue incertezze e delle tue insicurezze, devi cercarla in fondo alla tua anima, scoprire il perchè di tutto questo, capire da dove scaturiscono i tuoi mille dubbi e se trovi il bandolo di questa intrigata matassa, cercare di risolvere il problema, perchè un problema di fondo c'è sicuramente. Se riuscirai a chiarire questo conflitto continuo, il sostegno e le parole amiche del sacerdote e del frate francescano, faranno il resto. Per quello che traspare e da come ti poni, mi sembri una persona meravigliosa, ti manca la serenità interiore e la pace con te stesso. Guardati dentro, magari troverai ciò che cerchi. Buona notte, e ciao con tanta simpatia.
maria (Anonimo)
(martedì 29 settembre 2009)
a proposito di fede io sono cattolica ho paura di una cosa ho avuto dei lutti importanti nella mia famiglia sono riuscita a risalire con molta fatica però non so se mi dovesse capitare qualche alra disgrazia come reagirò mi sembrava di impazzire forse la mia forza d'animo mi ha aiutata non saprei come fare in cui credere per non so uscire da un incubo gia vissuto
Assunta
(martedì 29 settembre 2009)
Penso che chi più, chi meno di sofferenze e lutti siamo stati colpiti tutti. Hai perfettamente ragione quando dici che le disgrazie sembra ci portino alla pazzia. La fede e la forza d'animo ci aiutano a mitigare la grande sofferenza aiutandoci ad andare avanti, senza dimenticare i nostri cari che non ci sono più, ma ricordandoli con tanto affetto e tanto amore. Però non pensare ad altre disgrazie, vivi la vita serenamente per il resto sarà quello che Dio vorrà. Tanto la vita nella sua bellezza ha comunque momenti duri da sopportare già di suo. cerchiamo di vivere giorno per giorno con tranquillità.Ciao Maria, se vuoi ci sentiremo ancora!
mafalda
(martedì 29 settembre 2009)
Maria, come ho detto altre volte di dolore non si muore .Anch'io credevo di impazzire al solo pensiero di perdere mia madre , poi quando si è ammalata , le mie preghiere erano per la sua guarigione e , se questa non era possibile , chiedevo a Dio la forza di accettare la sua volontà .Chi prega non resta mai deluso e io mi sono ritrovata una forza che sicuramente non veniva dalle mie capacità .Tu non pensare a cose tristi , Il Signore non ci prova mai al di sopra delle nostre forze ,vivi serenamente l'oggi e come disse Rossella H'oara...domani è un altro giorno
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